Stefano Zanchi, nato il 25/09/1974 a Pordenone (F-V-G-)
Dall'età di 9 anni grazie alle audio cassette e vinili di mia madre, scopro il potere ipnotico/trascendentale e rilassante della musica, passavo delle ore ascoltando e fissando il vuoto, sentendo una gran energia, e la mente viaggiava. Dopo pochi anni capendo che era l'energia del hard rock quella che mi rappresentava maggiormente, mi feci comprare una chitarra elettrica, iniziarono i primi contatti con amichetti e trovammo una sala prove. Passarono gli anni, molti concerti e demo registrazioni. All' età di 23 anni, trovandomi ad una festa di compleanno, sotto richiesta di un'amica presi in mano per la prima volta dei bonghi. Iniziò la canzone, la musica si impossesò di me come non aveva mai fatto, persi il contatto con la "realtà", mi risvegliai alla fine del brano, ma qualcosa era successo. Lasciai la chitarra ed iniziai un lungo percorso nella conoscenza delle percussioni, studiai in svariate scuole di percussioni classiche, indiane e Afro/cubane, questo durò per un decennio.
Poi un giorno accadde qualcosa di inspiagabile, dopo essere caduto in una specie di "Trans" che durò circa 3 ore, camminando ad occhi chiusi, mi svegliai e dentro me qualcosa era cambiato, non ragionavo più nel modo di sempre. Dentro me una voce insistente ripeteva "Quando l'umanità penserà all'unisono la stessa cosa il nostro pianeta si accenderà come una stella"... questa esperienza al contrario di quel che si possa immaginare, mi lasciò una sensazione meravigliosa e diversi interrogativi.
Cercando una spiegazione a tutto ciò iniziai a leggere molti libri sulla fisica quantistica, simbolismo esoterico, saggistica orientale, psicologia evolutiva e un sacco di libri sul potere nascosto negli esseri umani, cose assolutamente nuove per me.
La musica continuava a far parte della mia vita, ma stava cambiando qualcosa.
Dopo qualche anno, quasi per gioco, accompagnai un'amico da uno psicoterapeuta, prendendo a mia volta un'appuntamento. L'esperienza fu incredibile, scoprii cose di me che avevo rimosso, non piacevoli, ma importanti, grandi rivelazioni. Questa esperienza aprii dei nuovi interrogativi, e appresi chiaramente la frase di Carl Jung (Rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino).
Qualche tempo dopo, con un'amico aprimmo una scuola di musica e parallelamente iniziai ad interessarmi alla musicoterapia (Biomusica) che unisce La musica, il Gioco e la Bioenergetica, nell'intento di auto analizzare le proprie dinamiche sociali ed ovviamente interne. Gli allievi iniziarono ad arrivare (insegnavo percussioni) ma ben presto mi accorsi di essere interessato maggiormente all'energia emozionale sprigionata dalla gioia di apprendimento degli alievi. Mi accorsi gradualmente che la musica mi stava lasciando, accompagnandomi verso una nuova strada. E' stata una grande amica! Grazie!
Iniziai a lavorare con la Biomusica, discipina divertente e profonda. Sentii dopo qualche anno che il mio interesse si stava focalizzando, non più sul gruppo, l'interesse si stava direzionando al singolo, alla persona, nella sua unicità.
Passò del tempo e visto che il "caso" non esiste, tra varie conoscenze e discorsi vari si avvicinò una persona che mi fece conoscere una disciplina (Life Alignment), la trovai immediatamente molto interessante, mi sottoposi ad una seduta in modo sereno ed aperto, mi meravigliai di come uscissero cose che solo io potevo sapere. Neanche a dirlo, iniziai la frequentazione dei corsi, il primo modulo a Trieste e i seguenti ad Aosta (dove ho incontrato L'amore e la mia nuova terra) Life Alignment, bellissimo ma non solo, mi permise di prendere coscienza di diverse cose, la più importante "per me" quella di riconoscere un mio potenziale inespresso, il potere nelle mani, che mi permette di sentire il campo magnetico/energetico delle persone. L'esperienza con questa disciplina mi ha fatto anche comprendere come un'adeguato stato di rilassamento, possa favorire l'accesso a spazi profondi dell'essere. Dopo qualche anno di sperimentazioni grazie a quel famoso "caso" scopro la tecnica del (Focusing), derivato della psicologia dove anzichè utilizzare lo spazio mentale viene utilizzata la "Saggezza del corpo", corpo inteso come un'hard disk, un computer, uno spazio di raccolta dati, emozioni e saggezza, il nostro corpo ci conosce meglio della nostra mente.
Negli anni di grandi letture dopo l'esperienza di "Trans" avevo sentito una grande affinità con i simboli archetipici, ed ovviamente un gran interesse al simbolo numerico. La Numerologia, scienza antichissima, ha contribuito a ribadire, inequivocabilmente, l'unicità di ogni essere. Galileo Galilei disse: "La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo.
Ora nel mio bagaglio di "Offerta Evolutiva" c'è: La Numerologia Spirituale Evolutiva Pitagorica, l'ascolto della Saggezza del corpo aiutato dalla Pranoterapia Psicosomatica-Olistico-Evolutiva e l'utilizzo delle Campane Tibetane.
Poi chissà...